Rif: ITA-ACCRU-AU-752; ultima modifica: 30/07/2012 09:45:00
Fonti BNI, ICCU-AU, ABI, DBI, LOC-AU, BnF-AU, EI, LUI, ACF, BCF, Catalogo Parodi, ACF-Cat.2, ACF-Cat.3, ACF-Cat.4c, BCF-Cat.1b
Esistenza Benevento 3 agosto 1695 — Firenze 1 gennaio 1758
Nota biografica
Medico.
Docente di medicina prima all'Università di Pisa, poi allo Studio fiorentino nel 1737. Autore di dissertazioni scientifiche e letterarie; con il Targioni Tozzetti riordina la Biblioteca Magliabechiana. Lascia 110 quaderni mss. di "Effemeridi". È sepolto nella chiesa di S. Croce a Firenze.
Attività in Accademia
Nei "Diari" antichi viene ricordato per la sua elezione ad accademico e per aver letto in Accademia un suo ragionamento su Pitagora in data 30 agosto 1743.
Opere citate nel Vocabolario
Alcune sue opere sono citate nella V edizione del "Vocabolario". Nella "Tavola dell'Abbreviature" si registrano:
"Discorso primo sopra Asclepiade", Firenze, Albizzini, 1758;
"Discorso secondo sopra Asclepiade", testo autografo;
"Trattato dei bagni di Pisa", Firenze, Stamperia Imperiale, 1750;
"Consulti medici", Bergamo, Vincenzo Antoine, 1791;
"Discorsi toscani", Firenze, Bonducci, 1761;
"Del matrimonio, ragionamento di un filosofo mugellano. Coll'aggiunta di una Lettera ad una sposa, tradotta dall'inglese", Londra, (falsa data), 1762;
"Prefazione" in Lorenzo Bellini, "Discorsi di Anatomia", Firenze, Moücke, 1741-44.
Bibliografia
Silvano Chelini, "La scuola chirurgica lucchese in un manoscritto del '700 : vita ed opere di Antonio Cocchi : prefazione ai discorsi di anatomia di Lorenzo Bellini : discorso secondo sopra Asclepiade", Pisa, Giardini, 1968; Baldini, ad vocem, in "Dizionario biografico degl'Italiani", vol. 26, 1982, pp. 451-461; "Le carte di Antonio Cocchi : inventario", a cura di Anna Maria Megale Valenti, Firenze : Giunta regionale toscana, Milano, Bibliografica, 1990; Miriam Fileti Mazza, "Antonio Cocchi primo antiquario della Galleria fiorentina, 1738-1758", Modena, Panini, 1997; Luigi Guerrini, "Antonio Cocchi naturalista e filosofo", Firenze, Polistampa, 2002.
Accademico dal
29 agosto 1737
Citato
Si
Strumenti di ricerca
Sito internet dell'Accademia della Crusca (Pagina d'entrata > Biblioteca Virtuale > Fabbrica dell'Italiano).