Rif: ITA-ACCRU-AU-3632; ultima modifica: 10/05/2017 09:48:00
Fonti BNCF, ABI, LOC-AU, BnF-AU, LUI, ACF-Cat.1a, ACF-Cat.1b, ACF-Cat.2, ACF-Cat.3, ACF-Cat.4a, ACF-Cat.4b, ACF-Cat.4c, BCF-Cat.1a, Catalogo Parodi
Esistenza
Firenze 29 gennaio 1583 — Barcellona 22 marzo 1614
Dopo due mesi dalla morte, le sue spoglie vengono riportate a Firenze e tumulate nella cappella Salviati della Basilica di San Marco, dove ancora oggi riposano.
Nota biografica
Filosofo e scienziato.
Amico di Galileo, che potrebbe aver conosciuto fin dagli anni padovani, appartiene al ramo fiorentino della potente famiglia dei Salviati, imparentata anche con i Medici. Figlio di Averardo, rimasto orfano dei genitori giovanissimo, viene educato dallo zio Antonio che lo introduce nel mestiere di famiglia, una fiorente attività bancaria. Si dedica agli studi prima al latino e al greco, ai grandi storici della classicità e ai contemporanei, poi alla filosofia e infine alle matematiche. Intanto si fa più forte l'amicizia con Galileo tanto che egli destina spese ad oggetti che avrebbero potuto servire allo scienziato. Viene nominato
Accademico Linceo nel 1612 proprio su proposta dello stesso Galileo. Alcuni fatti accaduti tra il 1610 e il 1613 mettono la sua vita in pericolo, rendendone oscuro e di difficile ricostruzione l'ultimo periodo. Sappiamo solo che Filippo parte per la Spagna, dove pochi mesi dopo muore, a Barcellona.
Allì Caracciolo, "I filosofi dispersi. Storia segreta di Filippo Salviati galileista negli anni della Controriforma", Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Napoli, Edizioni La Città del Sole, 2001; Nicoletta Maraschio e Elisabetta Benucci, "La stampa veneziana e la bella copia del «Vocabolario» (1612): novità e questioni aperte", in «Studi di Filologia italiana», Gli accademici per Rosanna Bettarini, LXII, 2014, pp. 183-206; "Filippo Salviati filosofo «libero»", Atti del Convegno nel IV Centenario dalla morte (Università di Macerata- Scuola Normale Superiore di Pisa, 18-20 novembre 2014), a cura di Allì Caracciolo, Macerata, eum edizioni Università di Macerata, 2016.
Attività in Accademia
Sebbene non compaia né fra i deputati revisori né fra quelli incaricati degli affari "esterni", Filippo Salviati ha comunque un ruolo importante per il buon esito dei lavori per il "Vocabolario", perché si offre di finanziare per intero la stampa. Risulta infatti il maggior contribuente (500 scudi) al prestito gratuito per le spese di stampa della prima impressione del "Vocabolario" (1612).
Il contributo di Filippo all'Accademia della Crusca è ricostruito in Elisabetta Benucci, Il primo «Vocabolario» della Crusca e Filippo Salviati. Lungimiranza culturale di un progetto, in Filippo Salviati filosofo «libero», Atti del Convegno nel IV Centenario dalla morte (Università di Macerata- Scuola Normale Superiore di Pisa, 18-20 novembre 2014), a cura di Allì Caracciolo, Macerata, eum edizioni Università di Macerata, 2016, pp. 195-224.
Note Approfondimento
I cataloghi ACF-Cat.1b, ACF-Cat.2, ACF-Cat.4c e BCF-Cat.1a riportano come data di nomina ad accademico il 3 luglio 1610.