Rif: ITA-ACCRU-AU-362; ultima modifica: 27/11/2012 11:34:00
Fonti EDIT16, ABI, ACF, Catalogo Parodi, ACF-Cat.1a, ACF-Cat.1b, ACF-Cat.2, ACF-Cat.3, ACF-Cat.4a, ACF-Cat.4b, ACF-Cat.4c, BCF-Cat.1a
Esistenza Fiorentino, ma non si conosce la data di nascita. Muore nel 1600.
Nota biografica
Letterato.
Originario di San Leolino in Val d’Ambra (comune di Bucine, provincia di Arezzo). Autore dell’orazione “Delle lodi di Piero degli Angioli di Barga”, che dopo aver superato la severa censura da parte degli accademici, viene stampata a Firenze, presso Marescotti nel 1597.
Attività in Accademia
Censore nel 1591/1592, 1594/1595 e 1599/1600; castaldo nel 1593; due volte consigliere, nel 1593/1594 e nel 1595/1596. Si occupa dell'edizione della "Divina Commedia" del 1595, curando la revisione del "Paradiso". Per “il “Vocabolario” viene prima incaricato della correzione delle opere del Lasca, poi tra il 1591 e il 1592 stende le voci della lettera “A” da "alla distesa" ad "ammannare" e infine dall'aprile 1597 è tra i deputati del “Vocabolario”. Lascia all'Accademia alcuni suoi manoscritti, tra cui delle «annotazioni sopra Dante» [per ora non rinvenuti nell'archivio accademico].
Opere citate nel Vocabolario
"Orazione in lode di Piero degli Angeli da Barga" in "Prose fiorentine" t. I, p. I: V Crusca.