Rif: ITA-ACCRU-AU-323; ultima modifica: 28/01/2014 13:53:00
Fonti BNI, EDIT16, ABI, DBI, LOC-AU, BnF-AU, EI, LUI, ACF, BCF, Catalogo Parodi, ACF-Cat.1a, ACF-Cat.1b, ACF-Cat.2, ACF-Cat.3, ACF-Cat.4a, ACF-Cat.4b, ACF-Cat.4c, BCF-Cat.1a
Esistenza Firenze 4 novembre 1568 — Firenze 11 gennaio 1646
Nota biografica
Poeta.
Detto "il Giovane", è pronipote del più famoso Michelangiolo il vecchio. Raccoglitore d'opere d'arte (Casa Buonarroti). Consolo dell'Accademia fiorentina nel 1599.
Attività in Accademia
Ripetutamente censore (nel 1593, 1595, 1598/1599, 1603/1604) e consigliere (1597, 1600/1601, 1644). Arciconsolo dal 7 febbraio al 7 agosto 1596. Collaboratore all'edizione critica della "Commedia" dantesca (1595) e alle prime due impressioni del "Vocabolario" (1612 e 1623). Nel 1641 è di nuovo tra i deputati alla revisione dello stesso, per la terza impressione (1691).
Opere citate nel Vocabolario
"La fiera" (testo a penna): III Crusca; Firenze, Tartini e Franchi, 1726: IV e V Crusca;
"La Tancia" (ediz. non conosciuta): III Crusca; Firenze, Giunti, 1612 e Firenze, Tartini e Franchi, 1726: IV Crusca; (solo la seconda): V Crusca;
"Cicalate" in "Prose fiorentine", t. I, p. III: IV e V Crusca;
"Descrizione delle felicissime nozze di Maria Medici regina di Francia" ecc. Firenze, Marescotti, 1600: V Crusca;
"L’aione". Firenze, Logge del Grano, 1852: V Crusca;
"Il giudizio di Paride". Firenze, Sermartelli, 1608: V Crusca;
"Lezione sopra il sonetto del Petrarca «Amor che nel pensier mio vive e regna»" in "Prose fiorentine", t. III, p. II: V Crusca;
"Orazioni" (Delle lodi di P.F. Cambi; Della fondazione di un’Accademia di lettere, d’armi e di musica; Delle lodi di Cosimo II Granduca di Toscana) in "Prose fiorentine", tt. III e IV, p.I: V Crusca;
"Satire" (testo a penna, Maruc. n. 37 A.): V Crusca.
Note Approfondimento
Il catalogo BCF-Cat.1a riporta come data di nomina ad accademico il 2 aprile 1589.