Rif: ITA-ACCRU-AU-259; ultima modifica: 06/02/2023 11:22:00
Fonti BNCF, ACF, BCF, Catalogo Parodi, ACF-Cat.1a, ACF-Cat.1b, ACF-Cat.2, ACF-Cat.3, ACF-Cat.4a, ACF-Cat.4b, ACF-Cat.4c, BCF-Cat.1a, DBI
Esistenza
Firenze 7 dicembre 1639 — Firenze 21 aprile 1704
È sepolto a Firenze nella Chiesa di Santa Maria Novella, cfr. DBI, vol. 89, ad vocem.
Nota biografica
Letterato.
Figlio di Orazio. Gentiluomo di Cosimo III e ambasciatore straordinario, nel 1689, presso papa Alessandro VIII e nel 1690, presso Luigi XIV. Cavaliere di Santo Stefano dal 1672. Appartenne all’Arcadia, all’Accademia Fiorentina, all’Accademia delle Arti del disegno e a quella degli Apatisti.
Attività in Accademia
Arciconsolo nel 1670; censore nella generale adunanza del 1696-1697, nel 1698-1699 e nel 1703-1704; consigliere nel 1697-1698. Membro della deputazione del "Vocabolario" dal gennaio 1697.
Opere citate nel Vocabolario
"Cicalata delle lodi dell’ipocondria" in "Prose fiorentine" t.I, p. III: V Crusca;
"Esequie di Anna Maria Maurizia d’Austria regina di Francia descritte da L. R." Firenze, Stamperia di S.A.S. 1666: V Crusca;
"Orazione funebre per la morte di Ferdinando II granduca di Toscana". Firenze, Vangelisti e Matini 1671: V Crusca.