Rif: ITA-ACCRU-AU-2180; ultima modifica: 20/05/2014 11:07:00
Fonti BNCF, LOC-AU, EI, LUI, ACF, Catalogo Parodi, BCF-Cat.2, BCF-Cat.4
Esistenza
Rio de Janeiro (Brasile) 2 dicembre 1825 — Parigi 5 dicembre 1891
Muore alle ore 12.30 antimeridiane del 5 dicembre 1891 (cfr. BCF-Cat.2 e BCF-Cat.4).
Nota biografica
Imperatore.
È imperatore del Brasile dal 1840 al 1889. Spirito liberale, aperto alle idee di civiltà e di progresso, sotto il suo governo si hanno grandi novità nel paese; soprattutto prima nel 1840 abolisce la tratta degli schiavi poi nel 1888 libera i negri dalla schiavitù. Compie alcuni viaggi in Europa, accolto e ammesso nelle più insigni accademie scientifiche e letterarie, incontrandosi con artisti, poeti, letterati, forse in questo incoraggiato o almeno favorito dal suo matrimonio con la principessa napoletana Teresa Cristina. Il 15 novembre 1889 scoppia un moto rivoluzionario che costringe Pedro ad abdicare e ad andare in esilio in Europa. Trascorre gli ultimi anni della sua vita a Lisbona e a Parigi.
Attività in Accademia
Eletto per acclamazione in ragione dei «preclari meriti della Maestà Sua verso gli studj così delle lettere come delle scienze, e in particolare la benemerenza della Maestà Sua verso le lettere nostre, per la traduzione d'una tra le più grandi opere italiane, quale è il romanzo "I promessi sposi" di Alessandro Manzoni, già nostro Accademico» (cfr. Archivio Storico dell’Accademia della Crusca, "Diario" V, p. 196). Il 7 marzo 1877, giorno della sua nomina, viene in visita alla Crusca nella residenza di San Marco. Il resoconto di tale giornata, che è pubblicato su «La Nazione» del giorno 10 marzo, è stato rinvenuto tra le Carte dell’Accademico Giovanni Tortoli. Presente poi all'adunanza dell'Accademia del 10 aprile 1888, prende parte alla discussione dei compilatori sulla voce "frangia" (Archivio Crusca, Verbali 9, p. 852).
Corrispondente dal
7 marzo 1877