Rif: ITA-ACCRU-AU-203; ultima modifica: 07/03/2018 10:14:00
Fonti ACF, Catalogo Parodi, ACF-Cat.1a, ACF-Cat.1b, ACF-Cat.2, ACF-Cat.3, ACF-Cat.4a, ACF-Cat.4b, ACF-Cat.4c, BCF-Cat.1a
Esistenza L'unica informazione di cui disponiamo è l'anno d'elezione ad accademico (1588).
Nota biografica
Letterato.
Della nobile famiglia dei Marinozzi, proprietari d'ingenti patrimoni e di possedimenti a Santa Croce sull'Arno e ad Empoli.
Membro dell'Accademia Fiorentina di cui è censore nel 1594.
Su Marinozzi cfr. E. Benucci, "Gli accademici compilatori del primo Vocabolario" in "La Crusca e i testi", a cura di Gino Belloni e Paolo Trovato, Firenze, Accademia della Crusca-libreriauniversitaria.it, pp. 299-326.
Attività in Accademia
Massaio nel 1588/1589; consigliere nel 1590/1591; censore nel 1590 (dal febbraio all'agosto); arciconsolo, per la prima volta dal 19 febbraio al 5 agosto 1592, dopo la parte preminente avuta nel riportare la pace fra gli accademici nel corso delle contese sulla preminenza del Salviati in Accademia, e di nuovo dal 3 agosto 1594 al 7 febbraio 1595; castaldo nel 1598/1599. È incaricato, nell'aprile 1593, della revisione dell'"Inferno" per l'edizione della "Divina Commedia" curata dalla Crusca (1595). Fa parte del gruppo dei compilatori del primo "Vocabolario" e risulta essere il primo nel 1591 a dichiarare voci (cfr. Archivio Crusca, “Diario”, ms. 74, pp. 133-134); in particolare si occupò delle voci della lettera “A” da “A bada” ad “Abbacinare”. Nominato deputato al "Vocabolario" nell'aprile 1597, rinuncia all'incarico nel giugno dello stesso anno.