Rif: ITA-ACCRU-AU-1751; ultima modifica: 12/02/2016 12:29:00

Guadagni, Pier Antonio <1579-1632>

  • Forma variante Guadagni, Pieranton
  • Forma variante Guadagni, Pier Antonio

Fonti ACF, Catalogo Parodi , ACF-Cat.1b, ACF-Cat.2, ACF-Cat.3, ACF-Cat.4a, ACF-Cat.4c, BCF-Cat.1a

Esistenza 1579 — 30 marzo 1632
È sepolto nella chiesa della Madonna del Sasso, oggi nel comune di Pontassieve vicino a Firenze.

Nota biografica Erudito e mecenate.
Di Pier Antonio Guadagni, discendente da un’antica famiglia
fiorentina di ricchi banchieri con filiali in tutta la penisola e anche all’estero, come a Lione, abbiamo soltanto il ritratto biografico che ci ha lasciato Luigi Passerini nel 1873. Uomo di cultura e mecenate, Guadagni è noto per il suo collezionismo di quadri e medaglie e per la sua ricca e preziosa biblioteca, nonché per le sue frequentazioni e collaborazioni all’«Accademia di studi antiquarj sopra le memorie della nostra Patria e delle Famiglie nobili della medesima» che si riuniva in casa di Francesco Segaloni, cancelliere
delle Riformagioni e autore del Priorista fiorentino terminato nel 1625.
Nell’Archivio Guadagni, presso l'Archivio di Stato di Firenze, esiste una sezione dedicata a spogli e trascrizioni di documenti volti ad avvalorare l’antichità del lignaggio e l’esercizio delle cariche pubbliche di quella famiglia. Alcuni di questi manoscritti sono di mano del senatore Carlo di Tommaso Strozzi − amico dello stesso Pier Antonio e fratello di Maddalena, moglie di Lorenzo Salviati, la cui figlia Isabella andò sposa a Federico Cesi − che era stato incaricato delle ricerche genealogiche sui Guadagni, senza molta fortuna. La questione delle origini stava da tempo a cuore alla famiglia Guadagni, che molti anni prima aveva coinvolto nelle ricerche perfino Vincenzio Borghini, il quale in una lettera a Piero Covoni evidenziava le difficoltà nei risultati. In stretta amicizia con il granduca Cosimo II, Pier Antonio non accetta incarichi ufficiali, anche se spesso deliberazioni pubbliche e private dipendono dal suo volere; soltanto nel 1630 accoglie l’invito ad andare a Roma da Urbano VIII in qualità di ambasciatore.

Attività in Accademia
Secondo il primo "Diario" accademico viene eletto il 7 luglio 1610. Si segnala che i Cataloghi antichi registrano la data di elezione al 3 luglio dello stesso anno. Consigliere dal 13 luglio 1613. Deputato agli «affari estrinsechi» del "Vocabolario" nel 1610, è uno dei contributori al prestito gratuito per la stampa della prima impressione dello stesso (1612). Ospita l'"Inferigno" a Venezia durante i lavori per la stampa della prima impressione.

Accademico dal
7 luglio 1610