Rif: ITA-ACCRU-AU-1640; ultima modifica: 07/09/2012 10:29:00
Fonti ACF, Catalogo Parodi, ACF-Cat.1a, ACF-Cat.2, ACF-Cat.3, ACF-Cat.4b, ACF-Cat.4c, BCF-Cat.1b
Esistenza L'unica informazione di cui disponiamo è l'anno d'elezione ad accademico (1719).
Nota biografica
Consigliere e consultore patrimoniale.
In una lettera, in data di Torino 1° giugno 1720, egli dice di essere: «conte di Bobio, patrizio di Saluzzo, nobile cittadino di Torino; consigliere e consultore patrimoniale generale fiscale di Madama Reale di Savoia. Primo principe e censore perpetuo dell'Accademia degli Innominati di Bra, membro dell'Accademia Fiorentina, Apatista, accademico Oscuro di Lucca, Intronato e Fisiocritico di Siena» (Catalogo Parodi, p. 180).
Attività in Accademia
Nel 1717, nella sua qualità di segretario dell'Accademia di Bra, egli firma la lettera inviata alla Crusca in merito ai rapporti tra gli Innominati di Bra e Girolamo Gigli, autore del "Vocabolario cateriniano", condannato dalla Crusca (Catalogo Parodi, pp. 151-152, s. Accademici n° 485).
Accademico dal
7 settembre 1719