Rif: ITA-ACCRU-AU-163; ultima modifica: 29/10/2012 11:39:00
Fonti BNI, ICCU-AU, ABI, DBI, LOC-AU, BnF-AU, EI, LUI, ACF-Cat.1a, ACF-Cat.1b, ACF-Cat.2, ACF-Cat.3, ACF-Cat.4a, ACF-Cat.4b, ACF-Cat.4c, BCF-Cat.1a, Catalogo Parodi, BCF
Esistenza Pisa 15 febbraio 1564 — Arcetri (Firenze) 8 gennaio 1642
Nota biografica
Fisico, astronomo, matematico e letterato.
Insegna matematica a Pisa dal 1589 al 1592 e a Padova fino al 1610. Nel 1609 mette a punto il cannocchiale e l’anno dopo, 1610, anno in cui è pubblicato il suo “Sidereus Nuncius”, è nominato Filosofo e Matematico del Granduca di Toscana e poi Accademico dei Lincei. Sostenitore del sistema copernicano (eliocentrico), è processato e condannato dal Sant'Uffizio per le sue teorie che si opponevano alle teorie tolemaiche allora dominanti. Nel 1632 scrive il “Dialogo dei massimi sistemi”.
Com'è noto, Galileo Galilei è processato e poi condannato dal Sant'Uffizio per le sue teorie eliocentriche che si opponevano alle teorie tolemaiche allora dominanti. Evangelista Torricelli è il successore di Galileo come filosofo e matematico del granduca Ferdinando II e poi nello Studio fiorentino.
Attività in Accademia
Proposto per la prima volta l'11 agosto 1605, Galileo è nominato accademico il 17 agosto dello stesso anno. È consigliere dal 5 luglio 1610 al 3 agosto 1611. Collabora alla redazione della prima e seconda edizione del "Vocabolario" (1612 e 1623), perché probabilmente viene interpellato sulla definizione di alcune voci. Il 20 settembre 1658 si decide di citare le sue opere nella terza Crusca (1691), opere che continueranno ad essere spogliate e citate sia per la quarta che per la quinta impressione.
Opere citate nel Vocabolario
Le sue opere sono citate nel "Vocabolario". Nella "Tavola dell'Abbreviature" delle varie edizioni si registrano (elenchiamo dette opere specificando le edizioni in cui sono presenti):
Per la III Crusca le opere che seguono sono tratte dalle "Opere" di Galileo Galilei, Bologna, eredi del Dozza, 1655-1656; per la IV Crusca sono tratte dalle "Opere" di Galileo Galilei, Firenze, Tartini e Franchi, 1718; per la V Crusca sono tratte dalle "Opere" di Galileo Galilei, Firenze, Società editrice fiorentina, 1842-56, poi da Galileo Galilei, "Opere", edizione diretta da A. Favaro, Firenze, Barbèra, 1890-1909, 20 voll.
III, e IV Crusca: "Capitolo contra le toghe";
III, e IV Crusca: "Lettera al principe Leopoldo";
III, e IV Crusca: "Lettera a Madama";
III, e IV Crusca: "Lettera a Alfonso Antonini";
III, e IV Crusca: "Lettere";
III, e IV Crusca: "Lettere a Giuliano de' Medici";
III, e IV Crusca: "Macchie solari";
III, e IV Crusca: "Operazioni astronomiche";
III, e IV Crusca: "Compasso geometrico";
III, e IV Crusca: "Difesa contro il Capra";
III, e IV Crusca: "Galleggianti";
III, e IV Crusca: "Meccanica";
III, e IV Crusca: "Bilancetta";
III, e IV Crusca: "Saggiatore";
III, e IV Crusca: "Dialoghi del sistema";
III, e IV Crusca: "Dialoghi del moto";
III, e IV Crusca: "Dialoghi delle nuove scienze", 1718;
Nella "Tavola dell'Abbreviature" della V Crusca le opere di Galileo sono così citate:
"Commercio epistolare", voll. 6 e 7 delle "Opere";
"Commercio epistolare; responsive", voll. 8, 9 e 10 delle "Opere";
"Opere astronomiche", voll. 1-5 delle "Opere";
"Opere fisico-matematiche", voll. 11-14 delle "Opere";
"Opere letterarie", vol. 15 delle "Opere".
Bibliografia
Antonio Favaro, "Galileo e le edizioni delle sue opere" in "Atti", 1908-1909, pp. 27-72; "Bibliografia galileiana", a cura di Antonio Favaro, Venezia, Officine grafiche C. Ferrari, 1942; U. Baldini, ad vocem, in "Dizionario biografico degl'Italiani", vol. 51, 1998, pp. 473-486.
Molti studi sono stati dedicati alla lingua e alla prosa di Galileo; si vedano almeno: Bruno Migliorini, "Galileo e la lingua italiana", in Id., "Lingua e cultura", Roma, Tumminelli, 1948, pp. 135-58; Maria Luisa Altieri Biagi, "Galileo e la terminologia tecnico-scientifica", Firenze, Olschki, 1965; Paola Manni, "La terminologia della meccanica applicata nel Cinquecento e nei primi del Seicento", in "Studi di lessicografia italiana", II, 1980, pp. 139-213; Maria Luisa Altieri Biagi, "Forme della comunicazione scientifica", in "Letteratura italiana", diretta da A. Asor Rosa, Torino, Einaudi, 1984, vol. III (Le forme del testo), t. II (La prosa), pp. 891-947; Severina Parodi, "Fortuna lessicografica di Galileo" in "Studi di lessicografia italiana", Firenze, 1984, pp. 233-257; Maria Luisa Altieri Biagi, "Coerenza logica e coesione sintattica nella scrittura di Galileo", in "Galileo a Padova, 1592-1610. Occasioni galileiane: conferenze e convegni, Atti delle celebrazioni galileiane, 1592-1992 (Padova, maggio-novembre 1992)", Trieste, Lint, 1995, pp. 53-77; Mauro Di Giandomenico - Pasquale Guaragnella (a cura di), "La prosa di Galileo: la lingua, la retorica, la storia", Lecce, Argo, 2006; Elisabetta Benucci - Raffaella Setti, "Galileo Galilei e l’Accademia della Crusca", in "Galileo e l’universo dei suoi libri", a cura di E. Benucci et al., Catalogo della mostra bibliografica (5 dicembre 2008 - 28 febbraio 2009, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze), Firenze, Vallecchi, 2008, pp. 51-63; Raffaella Setti, "Una nuova lingua per una nuova scienza" (§ 1), "Galileo tra latino e italiano", "Esperimenti e strumenti", tutto in Anna Antonini et al. (a cura di), "L’italiano tra scienza, arte e tecnologia", Firenze, Accademia della Crusca - Le Lettere, 2009, pp. 113-35; Elisabetta Benucci, Galileo Galilei: "Una nuova lingua per una nuova scienza" (§ 2); "Galileo e l’astronomia"; "Galileo e la scienza nuova", ivi, pp. 136-49); "La varietà dei registri stilistici e argomentativi" paragrafo dell’Introduzione di Andrea Battistini a Galileo Galilei, "Lettere", a cura di E. Ardissino, Roma, Carocci, 2008, pp. 22-26 e "Galileo", a cura di A. Battistini, Bologna, il Mulino, 2011; "La lingua di Galileo. Atti del convegno Firenze, Accademia della Crusca 13 dicembre 2011", a cura di Elisabetta Benucci e Raffaella Setti, Firenze, Accademia della Crusca, 2013.
Ritratto dell’accademico, dipinto su tela della fine del sec. XVII - sec. XVIII di ignoto fiorentino
Accademico dal
17 agosto 1605
Nome Accademico
[Linceo]
Motto accademico
Motto: "Non mi ti celerà l'esser sì bella", tratto da Dante, "Commedia", "Par." III. 48. Impresa: Occhiale per cui si osservi la spiga della Vergine celeste.
Citato
Si
Strumenti di ricerca
Sito internet dell'Accademia della Crusca (Pagina d'entrata > Biblioteca Virtuale > Fabbrica dell'Italiano).