Rif: ITA-ACCRU-AU-1588; ultima modifica: 28/08/2012 11:18:00
Fonti BNCF, ACF, Catalogo Parodi, ACF-Cat.1a, ACF-Cat.1b, ACF-Cat.2, ACF-Cat.3, ACF-Cat.4a, ACF-Cat.4b, ACF-Cat.4c, BCF-Cat.1a
Esistenza Firenze ca. 1599 — 1656
Nota biografica
Ecclesiastico, diplomatico e letterato.
Maggiordomo maggiore del cardinale Carlo de' Medici dal 1637. Ambasciatore straordinario in Francia nel 1643 (cfr. "Diario di un'ambasciata" di Giovan Francesco Rucellai); dal 1645 al 1653 vice-legato in Avignone; commissario generale di Roma e distretto romano nel 1656.
Attività in Accademia
In data 17 luglio 1641, viene deciso «col parere di tutti» che questo ed i seguenti cinque «gentiluomini», riconosciuti «veramente accademici», ma che, «per essersi perduto il secondo Diario, non si trovano descritti fra gli altri [...] nel Ruolo», fossero registrati «non come novelli [accademici], ma come già ammessi tempo fa; senza pregiudizio della anzianità loro, da doversi far buona a ciascuno, sempre che si trovasse il tempo di loro approvazione». I cinque altri «gentiluomini» sono: Lodovico Serristori, Tommaso Rinuccini, Alfonso Strozzi, Piero Gerini e Cosimo Venturi. Ospita nella sua casa gli stravizzi del settembre 1652 e 1653.
Note Approfondimento
La data di nomina è fittizia; nel catalogo ACF-Cat.4c si legge: «Questi, perdutasi col Diario la memoria del tempo, in cui erano stati ammessi tra gli Accademici, furono di nuovo proposti, e i loro nomi registrati nel Catalogo allì 17.luglio 1641, senza pregiudizio della loro anzianità» (c. 27r).
Accademico dal
17 luglio 1641