Rif: ITA-ACCRU-AU-1479; ultima modifica: 06/09/2012 12:12:00
Fonti BNI, ABI, DBI, LOC-AU, ACF, BCF, Catalogo Parodi, ACF-Cat.1a, ACF-Cat.2, ACF-Cat.3, ACF-Cat.4b, ACF-Cat.4c, BCF-Cat.1b
Esistenza Empoli (FI) 1 marzo 1648 — Firenze 13 marzo 1735
Nota biografica
Medico.
Dal 1671 al 1675 è lettore di logica. Nel 1677 ha la cattedra di medicina e, morto il Redi, gli succede come archiatra di Cosimo III, poi di Gian Gastone de’ Medici. È anche membro dell'Arcadia.
Attività in Accademia
Censore nel 1699/1701. Consulente per le voci di medicina nella quarta impressione del "Vocabolario" (1729-1738). Membro aggiunto della deputazione per le riforme dell'Accademia nella Generale Adunanza del 1705.
Opere citate nel Vocabolario
"Consulti medici". Roma, Salvioni 1733: V Crusca;
"Lettera nella quale si discorre se il fuoco e la luce siano una cosa medesima". Firenze, Matini 1690:
V Crusca;
"Della natura del caldo e del freddo. Lettera a Francesco Redi". Firenze, Livi 1674, e ivi, Matini
1690: V Crusca;
Della natura dell’umido e del secco. Lettera a Francesco Redi. Firenze, Vangelisti 1681: V Crusca;
"Trattati vari fatti in diverse occasioni". Firenze, Tartini e Franchi 1734: V Crusca.
Accademico dal
24 luglio 1698
Citato
Si