Rif: ITA-ACCRU-AU-115; ultima modifica: 07/03/2018 10:21:00

Cambi, Pier Francesco <m. 1592>

Materiali d'archivio

  • Forma variante Stritolato
  • Forma variante Cambi, Pierfrancesco

Fonti ABI, LOC-AU, ACF, Catalogo Parodi, ACF-Cat.1a, ACF-Cat.1b, ACF-Cat.2, ACF-Cat.3, ACF-Cat.4a, ACF-Cat.4b, ACF-Cat.4c, BCF-Cat.1a

Esistenza Nasce a Firenze, ma non se ne conosce la data precisa. Muore nel 1592.

Nota biografica Letterato ed erudito.
Discendente da una nobile e ricca famiglia di mercanti e banchieri provenienti da Cambiano (frazione di Castelfiorentino), membro dell'Accademia Fiorentina e dell'Accademia e Compagnia dell'arte del Disegno.

Su Cambi cfr. E. Benucci, "Gli accademici compilatori del primo Vocabolario" in "La Crusca e i testi", a cura di Gino Belloni e Paolo Trovato, Firenze, Accademia della Crusca-libreriauniversitaria.it, pp. 299-326.

Attività in Accademia
Incaricato fin dal 1587 (s.f. 1586) di alcuni spogli per il "Vocabolario", che derivano da un suo precedente lavoro di reperimento nelle «pubbliche librerie» di codici rari che personalmente copia, postilla o volgarizza. Tra le sue carte, è conservato soprattutto un volume ricchissimo di schede che costituiscono la testimonianza più antica di spogli per il "Vocabolario". Arciconsolo dal 3 agosto 1589 al 7 febbraio 1590; censore dall'agosto 1590 al febbraio 1591; consigliere dall'agosto 1591 al febbraio 1592. Figura insieme a Vincenzio Borghini e Bastiano Antinori tra i deputati scelti per la correzione del "Decameron" nel 1573. Il 22 febbraio del 1589 legge presso l'Accademia della Crusca l'"Orazione funerale in lode del Cavaliere Lionardo Salviati Accademico Fiorentino", stampata a Firenze nel 1590. Lo stesso Salviati, secondo quanto racconta Michelangelo Buonarroti il giovane Impastato), lo considerava il suo naturale erede alla guida dell'Accademia. Nel periodo del suo arciconsolato tra il 1589 e il 1590 dipinge, oltre a dare con nuove regole e leggi un forte impulso ai lavori accademici, fa dipingere l'"Impresa grande della Crusca". La sua orazione funebre fu composta e recitata da Michelangelo Buonarroti il giovane nel 1593. Pier Francesco Cambi è autore di molti discorsi in Crusca; memorabili, sempre secondo Buonarroti, rimangono le sue due lezioni su Giovanni Della Casa, delle quali però non abbiamo riscontro nelle carte dell'Archivio di Crusca.

Opere citate nel Vocabolario
V Crusca: "Orazione delle lodi del cav. Lionardo Salviati" in "Prose Fiorentine" t. III, p. I.

Bibliografia
Michelangelo Buonarroti il giovane, “Delle Lodi di Pier Francesco Cambi cognominato nell'Accademia della Crusca lo Stritolato”. Orazione recitata nell'istessa Accademia, in “Raccolta di prose fiorentine”, vol. terzo, in Firenze, MDCCXIX, nella Stamperia di S. A. R. per Gio. Gaetano Tartini e Santi Franchi, orazione sesta, pp. 171-208

Accademico dal
[...] 1586

Nome Accademico
Stritolato

Motto accademico
Come m'ha concio il foco

Citato
Si